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Il contrasto tra il solido, l’imponente architettura dei grattacieli, e la evanescenza dei riflessi, rende ogni angolo di New York un paesaggio unico, dove il confine tra reale e surreale diventa labile. Ogni grattacielo si arricchisce di storia; non solo di quella della sua presenza fisica ma anche di ciò che esso riflette.

Il “maestoso” fiume Niger che serpeggia nel Mali, affascina in ogni momento della giornata. La vita quotidiana lungo il fiume Niger racconta la storia di questo popolo.

La vita lungo il fiume Mekong tra Vietnam e Cambogia rivela una straordinaria varietà di atmosfere e tematiche tra tradizione e modernità. La natura domina l'ambiente, le persone si intrecciano nel loro quotidiano, tra rilassatezza e frenesia.

La cultura locale di Varanasi è unica, ricca e complessa. Il fiume Gange è il protagonista attorno al quale tutto ruota. La città è uno dei luoghi più sacri per gli induisti e le sue tradizioni si intrecciano profondamente con religione, spiritualità e vita quotidiana.

Le fotografie di volti di persone di varie parti del mondo sono specchio della loro narrazione, cultura e tradizione. Ogni volto racconta una storia e un insieme di volti raccontano la bellezza di uno spaccato multiculturale che si narra, anche, attraverso dettagli: rughe, occhi, capelli...

Le fotografie del lavoro nel mondo raccontano storie che spesso non sono visibili a occhio nudo. Ogni dettaglio, dalla postura delle persone all’ambiente, aiuta a costruire una narrazione coinvolgente e significativa.

Scomponendo i Mandala vengono create nuove figure nelle quali sono visibili tracce dell’architettura “ frattale “. Tale architettura si basa sull’idea di utilizzare principi matematici dei frattali per realizzare strutture che ripetono schemi simili in diverse scale. Con tali scomposizioni l’immagine dell’attimo viene superata per poi fare immergere l’osservatore in dimensioni più vaste e globali. Attraverso un tratto di un fotogramma, prima scomposto e poi ricomposto, l’autore crea nuove realizzazioni fotografiche. Dal catturare l’istante, la foto si trasforma, così, in una riproduzione dinamica che racconta nuove emozioni attraverso nuove forme e nuove dimensioni spaziali.

La semplice foto, seppur bella quando coglie l’attimo, è sembrata all’autore troppo statica. La realtà cambia in frazioni di secondo. Un primo tentativo per superare tale staticità viene realizzato scomponendo e ricomponendo un tratto di fotogramma. Nelle nuove composizioni fotografiche si possono riconoscere associazioni di figure geometriche, inscritte in un cerchio, proprie dei “ mandala “, disegni rituali/spirituali realizzati con sabbia colorata dai monaci Buddisti ed Induisti.

La danza delle maschere è una tradizione unica del popolo Dogon. Esse vengono utilizzate in cerimonie importanti come riti di passaggio, cerimonie di propiziazione e festività religiose. Ogni maschera è rappresentativa di un personaggio o di uno spirito, e le loro esibizioni, seguendo movimenti ritmici, sono un modo per connettersi con il divino.

L’Isola di Filicudi, luogo magico, può vedere la natura esprimersi in tutta la sua veemenza.